GRANDI NOVITA’ AL CIBUS 2016

GRANDI NOVITA’ AL CIBUS 2016

Dal sito Fresh Plaza leggiamo il seguente articolo sulle grandi novità del Cibus 2016 di Andrea Minghelli.

“Chiude la 18esima edizione del Cibus: “L’ortofrutta e’ titolata per esserci”

Che la si chiami l’edizione dei record (per aver superato per la prima volta i 3mila espositori e i 72mila visitatori, contro i 67mila del 2014), o l’edizione della maggiore età (perché questa è stata la 18esima), fatto sta che ieri, ufficialmente, si è concluso il Cibus, il Salone Internazionale dell’Alimentazione. Questo, nel linguaggio fieristico, significa “tempo di bilanci”.

 Il primo è abbastanza facile e l’ha praticamente servito su un piatto d’argento il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, intervenendo all’inaugurazione della manifestazione, lunedì scorso (9 maggio). “Il sistema Italia – ha spiegato – passa per il sistema agroalimentare, che per prima cosa significa garantire l’accesso ai prodotti di qualità, perché il primo medicinale è quello che mangiamo. Paradossalmente abbiamo avuto un’involuzione sulla consapevolezza nell’alimentazione”, e va detto non solo in Italia. Tradotto: piace mangiare bene, ma nonostante questo aumenta la quota di chi è in sovrappeso, se non obeso, anche tra i bambini, aumentano i casi di ictus e malattie cardiovascolari imputabili a un’alimentazione scorretta e insalubre. La Lorenzin ha fornito un dato italiano: 3 miliardi di euro, a tanto ammonterebbero i risparmi sulla spesa pubblica per la Sanità se tutti mangiassero correttamente.

Cibus

Una coppia di ministri per l’inaugurazione del Cibus, lunedì 9 Maggio scorso. Da sinistra a destra: Maurizio Martina, ministro delle Politiche Agricole, Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, Ivan Scalfarotto, sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico, e Gian Domenico Auricchio, presidente di Fiere Parma.

Insomma, com’è sul mercato (durante la fiera, Federalimentare ha segnalato che nel 2015 il comparto degli alimenti funzionali ha raggiunto i 2,4 miliardi di euro, un +8% sul 2014) quest’edizione del Cibus è stata all’insegna della salubrità. Lo dimostrano le non poche aziende che, nella quattro giorni, hanno presentato linee vegetariane, vegan, free from, o più semplicemente hanno ritoccato le proprie ricette tagliando grassi e/o zuccheri. Per un case history in fiera, che certamente non vuole essere esaustivo, l’Euro Verde ha ripresentato tutta la propria linea di piatti pronti in chiave (certificata) vegan e gluten free. Funghi Valentina ha certificato vegan tutta la propria produzione. Similmente hanno fatto a Le Conserve della Nonna, con una nuova linea bio chiamata ‘Gusto & Equilibrio’ e un’altra free from, senza glutine, senza lattosio, senza frutta a guscio, certificata vegan. Altre hanno invece puntato sui superfrutti (cfr. FreshPlaza del 12/05/2016) o sul riproporre degli alimenti quasi imprescindibili sulla tavola degli italiani, come salumi e carni, in chiave però vegetale. E’ il caso della Valbona (cfr. FreshPaza del 11/05/2016) o di quanti hanno portato a Parma i propri burger vegetali (cfr. FreshPlaza del 11/05/2016 e cfr. FreshPlaza del 10/05/2016). Un’altra conferma sul fatto che quest’anno il leit motiv sia stato la salute viene indirettamente anche dal CCPB, l’organo di certificazione per il biologico Italia: partecipano regolarmente al Cibus (dove ci sono più di 100 aziende da loro certificate) e quest’anno segnalano un aumento del numero di persone che chiedono informazioni sul bio, ma pure, “è diversa la qualità dell’attenzione. Questa volta chi si è fermato era perché veramente lo voleva”. Il secondo elemento che, almeno per il sistema ortofrutta italiano, caratterizza questo Cibus è un po’ più sottile. In fiera Alessandro Aureli, direttore Marketing e Vendite dell’azienda, un veterano della manifestazione, ci spiega che “qui troviamo il food service, la Gdo (italiana ed estera, in tutti i suoi reparti, non solo l’ortofrutta, ndr), l’industria, poi ancora il settore ho.re.ca.”, insomma è la piazza dell’agroalimentare e non solo di uno dei suoi comparti, per quanto importante. Non a caso, anche il mondo dell’ortofrutta si sta affacciando sempre di più al Cibus. Lo testimoniano le new entry del settore. Per la prima volta c’era La Linea Verde che, leader nelle insalate pronte, non aveva mai partecipato prima con un proprio stand sulla piazza parmense. “Questa è la fiera del food e l’ortofrutta è titolata per esserci”. (Rispetto alle fiere più di settore) “il target è diverso, qui ci sono anche i responsabili della Gdo in senso lato, non solo i buyer ortofrutta”, ci spiega Valérie Hoff, direttore Marketing de La Linea Verde. La intervistammo nel primo dei 4 giorni del Cibus e, già in quell’occasione, il feedback era stato “ottimo”. Prima volta a Parma anche per Zerbinati, mentre la Euro Verde è appena più esperta, essendo questa la sua seconda esperienza consecutiva, e “per la prima volta – spiegano – quest’anno saremo al Macfrut (Rimini, 14-16 settembre 2016), che per noi sarà un completamento del Cibus”.

Certo, non è tutt’oro quel che luccica e alcuni segnalano un cambiamento di passo nel pubblico del Cibus: più ristorazione e piccoli dettaglianti. L’impressione di alcuni – ma questo sarà da verificare anche nei prossimi anni – è che il Salone Internazionale dell’Alimentazione stia diventando sempre più una piazza in cui raggiungere l’horeca e gli specializzati, piuttosto che la Gdo italiana (per l’estero, viceversa, dalla fiera si segnala un aumento dei contatti).

 

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